Il Dirigente scolastico Paolo Farina e i corsisti del CPIA BAT in una serata di cultura e umanità a Minervino

Il suggestivo Sacello della Cattedrale è stato palcoscenico di un doppio evento che ha toccato le corde più intime dei numerosi presenti

Una serata indimenticabile, quella di ieri, 6 maggio, ha avvolto la comunità di Minervino Murge in un abbraccio di cultura e profonda umanità. Il suggestivo Sacello della Cattedrale è stato palcoscenico di un doppio evento che ha toccato le corde più intime dei numerosi presenti: la presentazione del libro “Io speriamo che CI PìO” del Dirigente Scolastico Paolo Farina e una toccante rappresentazione teatrale curata dalla regia della docente Federica Laddaga, con protagonisti i corsisti del CPIA BAT “Gino Strada”.

La serata si è aperta con un momento di intensa riflessione grazie alla presentazione del libro “Io speriamo che CI PìO”, firmato da Paolo Farina, illuminato Dirigente CPIA BAT ‘‘Gino Strada’’. Il libro, il cui titolo evoca speranza pura, si configura come un viaggio attraverso le storie, le sfide e le conquiste di chi, attraverso l’istruzione in età adulta, cerca una seconda possibilità, un riscatto, una nuova luce. L’opera non è un semplice racconto, ma un mosaico di vite che si intrecciano, un inno alla forza dell’apprendimento come strumento di emancipazione e crescita personale. Attraverso le sue pagine, emerge la figura di Paolo Farina: non solo un dirigente preparato e visionario, ma un uomo di straordinaria umanità, la cui disponibilità e nobiltà d’animo sono state palpabili durante l’intera presentazione. Farina ha saputo, ancora una volta, dimostrare come la cultura e l’istruzione possano essere veicoli di profonda connessione umana, ispirando i presenti con la sua passione contagiosa e il suo impegno incrollabile verso un’istituzione, il CPIA, che è faro di speranza per tanti.

A seguire, il Sacello si è trasformato in un tempio di emozioni con la rappresentazione teatrale diretta con maestria e cuore da Federica Laddaga, docente del CPIA BAT, la cui passione e dedizione verso l’insegnamento hanno dato vita ad una performance che ha letteralmente scosso gli animi dei presenti. Lo spettacolo ha tessuto un “filo invisibile” che ha attraversato il pubblico, toccando il vissuto di ciascuno. Attraverso l’interpretazione in dizione di testi di canzoni intramontabili – da “A mano a mano” di Rino Gaetano alla struggente “La guerra di Piero” di Fabrizio De André, fino all’iconica “Almeno tu nell’universo” di Mia Martini e molte altre – gli attori hanno dato voce a storie universali. Amore, dolore, coraggio, speranza, guerra e rinascita: temi che ci appartengono intimamente e che, rivissuti attraverso la potenza evocativa delle parole e della musica, hanno assunto una nuova, vibrante urgenza. Ogni testo interpretato è diventato uno spunto di riflessione sulle esperienze che ci formano, sulle battaglie quotidiane e sulle emozioni che, troppo spesso, la frenesia del vivere moderno ci costringe a mettere da parte. Gli attori con la loro intensa interpretazione, hanno invitato il pubblico a un ascolto interiore, a riscoprire quella gamma di sentimenti che ci definisce come esseri umani. Questo è il potere dell’arte che Federica Laddaga ha voluto evocare: farci sentire vivi, farci sentire umani. Una rappresentazione che ha acceso un fuoco di commozione e applausi scroscianti.

L’evento è stato un trionfo di collaborazione e partecipazione, reso possibile grazie al contributo di più persone e istituzioni.

I ringraziamenti più sentiti vanno:

Agli straordinari attori: Michele Sassi, Carlo Muccilli, Antonio Baccaro, Marisa Carlone, Carmela Chieppa, Anna Di Claudio, Maria Dimaggio, Fiorella Di Palma, Gaetana Giuliano, Francesca Lorusso, Giuseppina Lotito, Maria Panarelli, Maria Antonietta Renna Laucello Nobile, Valentina Sciascia e Francesco Vania Tricarico, che con impegno e talento hanno saputo incarnare l’essenza di ogni brano. * A Michele Santomasi, per la cura impeccabile di audio, video e luci, che ha contribuito a creare l’atmosfera magica della serata.

A Don Angelo, per aver generosamente aperto le porte del Sacello della Cattedrale, uno spazio che ha aggiunto ulteriore sacralità e bellezza all’evento.

A tutti gli spettatori presenti, il cui calore, partecipazione e applausi scroscianti hanno rappresentato la più bella ricompensa per tutti coloro che hanno lavorato all’iniziativa.

All’Amministrazione Comunale di Minervino Murge, capitanata dalla Sindaca Maria Laura Mancini, per il suo prezioso e costante supporto alle iniziative culturali che arricchiscono il territorio.

Infine, un grazie di cuore alla comunità tutta di Minervino Murge, che ha risposto con il consueto entusiasmo e partecipazione attiva, dimostrando ancora una volta la sua profonda sensibilità culturale. L’eco degli applausi e delle emozioni suscitate ieri sera risuonerà a lungo, testimoniando la forza della cultura quando nasce dal cuore e parla all’anima.

 

Articolo su MinervinoLive